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  • Come giocherà la Juventus di Tudor: sarà più offensiva e c’è un’enorme differenza con Thiago Motta

    Come giocherà la Juventus di Tudor: sarà più offensiva e c’è un’enorme differenza con Thiago Motta

    • Marco Amato
    I primi passi sono stati fatti: l’arrivo in macchina alla Continassa, le prime ore per (ri)prendere confidenza con le strutture, poi le visite mediche di rito e il primo allenamento. Passo dopo passo, l’attesa cresce e la curiosità sale alle stelle: come giocherà la Juventus di Igor Tudor? Cosa cambierà rispetto alla versione proposta in questi mesi da Thiago Motta?
     
    Sono domande che animano tifosi e addetti ai lavori, impazienti di scoprire quale sarà l’impronta tattica del nuovo allenatore. Tudor conosce già l’ambiente bianconero, avendolo vissuto sia da giocatore che da vice allenatore, e porta con sé idee chiare e uno stile di gioco aggressivo. Ma proviamo a concentrarci sui dettagli e sui concetti che l’allenatore croato proverà a portare all’interno dello spogliatoio della Juventus.
     

    La grande differenza con Thiago Motta

     
    In questi mesi, Thiago Motta lo ha ribadito a più riprese. “La strada è quella giusta” e la strada è il modo di stare in campo e interpretare le partite che lui aveva in mente e avrebbe voluto trasmettere al gruppo. Un sistema di gioco al quale aspirare e sul quale lavorare. Un sistema di gioco che non si tocca e, semmai, sono i calciatori a doverci arrivare e adattarsi.
     
    Igor Tudor parte da un paradigma differente: prima le caratteristiche dei calciatori da esaltare e inserire in un sistema di gioco a loro più congeniale. Questa, per prima, la grande differenza nell’interpretazione del ruolo di allenatore tra Thiago Motta e Igor Tudor.
     

    La Juventus di Igor Tudor: più offensiva di quella di Motta

     
    Prima di addentrarci in quelli che sono i princìpi di gioco di Tudor una piccola premessa è debita. Il tempo per lavorare è molto poco: l’impatto dovrà essere immediato e bisognerà solo pensare a racimolare il maggior numero di punti per arrivare all’obiettivo quarto posto.
     
    Poco tempo, ma idee ben chiare. L’idea di calcio di Igor Tudor è più offensiva e verticale rispetto a quella di Thiago Motta la cui parola d’ordine era “equilibrio”.
     
    La Juventus di Igor Tudor si prepara a un cambio di marcia con un sistema di gioco votato all’attacco e all’intensità. L’allenatore croato, noto per il suo stile aggressivo, punta su una squadra compatta, pronta a difendere con veemenza e a ripartire con molti uomini in fase offensiva.

    Il primo punto chiave della sua filosofia è la difesa alta e aggressiva. I difensori non si limiteranno a coprire, ma andranno in pressione costante sugli avversari, accorciando gli spazi e impedendo facili costruzioni dal basso. Tudor predilige un pressing altissimo, con tutta la squadra coinvolta nel recupero immediato del pallone. Questo atteggiamento mira a soffocare gli avversari e a riconquistare la palla in zone avanzate del campo.

    Una volta recuperato il possesso, la Juventus cercherà di attaccare con molti uomini. I centrocampisti saranno chiamati a supportare costantemente l’azione offensiva, mentre gli esterni dovranno garantire ampiezza e profondità. L’obiettivo è creare superiorità numerica e mettere in difficoltà le difese avversarie con continui inserimenti.
     

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